La Scuderia

RACE ART TECHNOLOGY

TRC Racing prima, Lema Racing dopo e Race Art Technology adesso, non sono solo delle scuderie automobilistiche, ma bensì delle vere e proprie famiglie!
Grazie ai loro insegnamenti e alla loro disponibilità e professionalità sono il Pilota di oggi.
Mi hanno insegnato a trovare i limiti e a superarli… a rialzarmi dopo ogni insuccesso e a puntare sempre piu’ in alto senza mai arrendermi alle difficoltà.
Attualmente la Race Art Technology mi accompagna nel mondo della Euro NASCAR, grazie ad una struttura tecnica ed organizzativa all’avanguardia.
Che dire, adesso finalmente sto raccogliendo tutto quello che ho seminato in questi 2 decenni di attività agonistica e nulla sarebbe stato possibile senza l’appoggio di queste scuderie straordinarie!

Matthias Lodi
La Scuderia

RACE ART TECHNOLOGY

TRC Racing prima, Lema Racing dopo e Race Art Technology adesso, non sono solo delle scuderie automobilistiche, ma bensì delle vere e proprie famiglie!
Grazie ai loro insegnamenti e alla loro disponibilità e professionalità sono il Pilota di oggi.
Mi hanno insegnato a trovare i limiti e a superarli… a rialzarmi dopo ogni insuccesso e a puntare sempre piu’ in alto senza mai arrendermi alle difficoltà.
Attualmente la Race Art Technology mi accompagna nel mondo della Euro NASCAR, grazie ad una struttura tecnica ed organizzativa all’avanguardia.
Che dire, adesso finalmente sto raccogliendo tutto quello che ho seminato in questi 2 decenni di attività agonistica e nulla sarebbe stato possibile senza l’appoggio di queste scuderie straordinarie!

Matthias Lodi
Le Macchine

Euro Nascar

La EuroNascar è stata originariamente creata nel 2008 dal Team FJ Group con la denominazione di Racecar Euro-Series. La prima stagione si è tenuta nel 2009 e così come nella successiva, la maggior parte delle gare si sono svolte su circuiti francesi. A fine 2010 la serie riceve l’approvazione della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) come serie internazionale[1]; per la stagione 2011 il calendario viene quindi ampliato andando ad includere gare su vari circuiti europei.

A inizio 2012 l’ FJ Group stringe un accordo con la NASCAR che permette al campionato di entrare a far parte del circuito NASCAR e di diventarne la serie ufficiale europea, rimanendo comunque però una serie internazionale riconosciuta dalla Federazione[2]. In virtù di questo accordo il vincitore del campionato viene invitato alla NASCAR Nights of Champions Gala che si svolge al NASCAR Hall of Fame a Charlotte nel Nord Carolina. Il primo pilota a partecipare fu lo spagnolo Ander Vilarino, vincitore della serie nel 2012[3].

Il 1º luglio 2013 viene annunciata la partnership con Whelen Engineering, che porta la serie ad essere rinominata in NASCAR Whelen Euro Series[4]. Nel dicembre 2017 viene annunciato il rinnovo della partnership e della titolazione almeno fino al 2024[5].

  • Motore: 5 700 cc V8 a Carburatori
  • Potenza: 400 HP (298 kW)
  • Peso: 1 210 kg (2 650 lbs)
  • Velocità massima: 250 km/h
Velocità 80%
Accelerazione 82%
Stabilità 65%
Affidabilità 75%
VOTO COMPLESSIVO: 7,8 SU 10

Porsche Cayman GT4

Per comprendere la vera identità di Porsche Cayman GT4, è sufficiente guardarla. La carrozzeria è stata arricchita da una serie di elementi aerodinamici per ottenere il massimo delle prestazioni sfruttando i flussi d’aria. Lo studio intorno all’aerodinamica è stato uno dei punti sui cui gli ingegneri tedeschi si sono maggiormente concentrati. La zona anteriore presenta sagome appuntite, come una freccia che fende l’aria: una soluzione che assicura all’auto di rimanere sempre schiacciata a terra. Un ulteriore elemento aerodinamico si nota sullo spoiler frontale: un pronunciamento che si allunga verso il passaruota, ottimizzando così la deportanza. Per ridurre le turbolenze, è stato sviluppato un sistema air curtain che permette all’aria penetrata davanti alle ruote di uscire attraverso i passaruota riducendo al minimo le interferenze. Il protagonista della zona posteriore è sicuramente l’ala fissa con supporti in alluminio. Si tratta di un elemento ricavato dal mondo delle competizioni e garantisce una trazione molto elevata non solo in curva, per merito della deportanza. Il nuovo diffusore posteriore genera un flusso d’aria sul sottoscocca posteriore, offrendo una depressione maggiore del 40% rispetto al precedente modello.

Velocità 75%
Accelerazione 80%
Stabilità 78%
Affidabilità 85%
VOTO COMPLESSIVO: 7,5 SU 10

Audi R8 LMS GT3

La vettura ha molto in comune con la versione stradale, eccezion fatta per tutti i sistemi di sicurezza necessari per essere in regola con le normative imposte dalla FIA. Proprio a causa di quest’ultime, la trazione integrale prevista nelle R8 in listino viene abbandonata in virtù di quella posteriore. Il propulsore, realizzato interamente in alluminio per contenere il peso totale, è il dieci cilindri a V di 90° da 5.2 litri aspirato e montato longitudinalmente in posizione centrale. È strettamente imparentato con il motore montato sulla Lamborghini Gallardo e oggi utilizzato dalla Huracàn: associato ad un cambio a sei rapporti, raggiunge la potenza massima di 585 cavalli. Il telaio di questo modello, noto come Audi Space Frame (ASF), è realizzato in alluminio ibrido CFRP con gabbia portante in acciaio, mentre le componenti della carrozzeria in CFRP e alluminio. Una vera bestia nel vero senso della parola.

Velocità 85%
Accelerazione 88%
Stabilità 75%
Affidabilità 85%
VOTO COMPLESSIVO: 8 SU 10
Le Macchine

Euro Nascar

La EuroNascar è stata originariamente creata nel 2008 dal Team FJ Group con la denominazione di Racecar Euro-Series. La prima stagione si è tenuta nel 2009 e così come nella successiva, la maggior parte delle gare si sono svolte su circuiti francesi. A fine 2010 la serie riceve l’approvazione della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) come serie internazionale[1]; per la stagione 2011 il calendario viene quindi ampliato andando ad includere gare su vari circuiti europei.

A inizio 2012 l’ FJ Group stringe un accordo con la NASCAR che permette al campionato di entrare a far parte del circuito NASCAR e di diventarne la serie ufficiale europea, rimanendo comunque però una serie internazionale riconosciuta dalla Federazione[2]. In virtù di questo accordo il vincitore del campionato viene invitato alla NASCAR Nights of Champions Gala che si svolge al NASCAR Hall of Fame a Charlotte nel Nord Carolina. Il primo pilota a partecipare fu lo spagnolo Ander Vilarino, vincitore della serie nel 2012[3].

Il 1º luglio 2013 viene annunciata la partnership con Whelen Engineering, che porta la serie ad essere rinominata in NASCAR Whelen Euro Series[4]. Nel dicembre 2017 viene annunciato il rinnovo della partnership e della titolazione almeno fino al 2024[5].

  • Motore: 5 700 cc V8 a Carburatori
  • Potenza: 400 HP (298 kW)
  • Peso: 1 210 kg (2 650 lbs)
  • Velocità massima: 250 km/h
Velocità 80%
Accelerazione 82%
Stabilità 65%
Affidabilità 75%
VOTO COMPLESSIVO: 7,8 SU 10

Porsche Cayman GT4

Per comprendere la vera identità di Porsche Cayman GT4, è sufficiente guardarla. La carrozzeria è stata arricchita da una serie di elementi aerodinamici per ottenere il massimo delle prestazioni sfruttando i flussi d’aria. Lo studio intorno all’aerodinamica è stato uno dei punti sui cui gli ingegneri tedeschi si sono maggiormente concentrati. La zona anteriore presenta sagome appuntite, come una freccia che fende l’aria: una soluzione che assicura all’auto di rimanere sempre schiacciata a terra. Un ulteriore elemento aerodinamico si nota sullo spoiler frontale: un pronunciamento che si allunga verso il passaruota, ottimizzando così la deportanza. Per ridurre le turbolenze, è stato sviluppato un sistema air curtain che permette all’aria penetrata davanti alle ruote di uscire attraverso i passaruota riducendo al minimo le interferenze. Il protagonista della zona posteriore è sicuramente l’ala fissa con supporti in alluminio. Si tratta di un elemento ricavato dal mondo delle competizioni e garantisce una trazione molto elevata non solo in curva, per merito della deportanza. Il nuovo diffusore posteriore genera un flusso d’aria sul sottoscocca posteriore, offrendo una depressione maggiore del 40% rispetto al precedente modello.

Velocità 75%
Accelerazione 80%
Stabilità 78%
Affidabilità 85%
VOTO COMPLESSIVO: 7,5 SU 10

Audi R8 LMS GT3

La vettura ha molto in comune con la versione stradale, eccezion fatta per tutti i sistemi di sicurezza necessari per essere in regola con le normative imposte dalla FIA. Proprio a causa di quest’ultime, la trazione integrale prevista nelle R8 in listino viene abbandonata in virtù di quella posteriore. Il propulsore, realizzato interamente in alluminio per contenere il peso totale, è il dieci cilindri a V di 90° da 5.2 litri aspirato e montato longitudinalmente in posizione centrale. È strettamente imparentato con il motore montato sulla Lamborghini Gallardo e oggi utilizzato dalla Huracàn: associato ad un cambio a sei rapporti, raggiunge la potenza massima di 585 cavalli. Il telaio di questo modello, noto come Audi Space Frame (ASF), è realizzato in alluminio ibrido CFRP con gabbia portante in acciaio, mentre le componenti della carrozzeria in CFRP e alluminio. Una vera bestia nel vero senso della parola.

Velocità 85%
Accelerazione 88%
Stabilità 75%
Affidabilità 85%
VOTO COMPLESSIVO: 8 SU 10